10 – Terme Contrada Zappalà

10 – Terme Contrada Zappalà

Il complesso termale di contrada Zappalà è stato scoperto casualmente, nel 1933, in un’area già nota sin dalla fine dell’Ottocento per il rinvenimento di tombe di età classica ed ellenistica fatto da Paolo Orsi.

In questa zona si estendeva infatti la necropoli nord del quartiere della Neapolis, che verso Sus-Est arriva fino alla zona dei Grotticelli. Il cimitero comprendeva tombe a fossa scavate nel banco roccioso datate fra il V ed il III sec. a.C.

In età ellenistica la necropoli non era più utilizzata e su un tratto di essa venne costruito un edificio termale, alimentato da un ramo dell’acquedotto del Paradiso.

Il bagno comprende due camere circolari, in origine coperte da volte, una fornace fra le due stanze principali, e vari vani minori che fungevano da spogliatoi.

Sono stati ritrovati frammenti di vasche in terracotta, del tipo a semicupio, con una parte interna più alta che fungeva da sedile, e una parte più profonda in cui raccogliere l’acqua. Una di queste è stata ricomposta.

L’edificio era decorato con stucchi, dei quali sono stati trovati frammenti di cornici di varia dimensione, anche con decorazione a dentelli.

La pianta è molto simile a quella di altri edifici termali, sempre di età ellenistica, ad oggi noti in Sicilia a Megara Hyblaea, Gela e Morgantina.