13 – Tempio di Giove Olimpio

Il tempio di Zeus Olimpio sorge, su una bassa collina (17 m s.l.m.), a circa 3 km a sud di Siracusa e nei pressi del fiume Anapo, inserito in uno splendido contesto paesaggistico e con una straordinaria vista sul porto grande di Siracusa.

Il tempio faceva parte di un santuario, sorto nel sobborgo di Polychne, secondo quanto ci ha tramandato lo storico greco Diodoro Siculo.
Del tempio, costruito in età arcaica (inizi VI sec.a.C.) e di poco posteriore al tempio di Apollo ad Ortigia, restano solo parte del basamento e due colonne (una sul lato sud e l’altra all’angolo SE), da cui è derivato di toponimo moderno “Due colonne” con cui è conosciuta questa contrada.

In origine il tempio presentava una pianta rettangolare allungata di 6 x 17 colonne e doppio colonnato sulla fronte; la cella non sembra avere avuto partizioni interne e doveva essere preceduta da un pronao, con due colonne fra le ante.
Il tempio era costruito in calcare, ma alla sommità le parti lignee erano ricoperte da terrecotte architettoniche con decorazioni policrome, ritrovate durante gli scavi condotti da Paolo Orsi ed oggi esposte al Museo archeologico regionale di Siracusa che porta il suo nome.
L’importanza del tempio di Zeus nell’antichità è confermata dalle fonti antiche: i sacerdoti del tempio erano i più importanti della città e qui erano custodite le liste dei cittadini. Inoltre, al tempo di Dionisio, all’interno della cella era una enorme statua di Zeus in avorio e oro e che il tiranno aveva adornato con uno splendido mantello.

Le rovine del tempio hanno affascinato i viaggiatori europei del Grand Tour che nel ‘700 raggiungevano il sito per ammirarlo e disegnarlo. Fra questi Jean Houel che lo descrive nel suo Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malte et de Lipari.