La grande testa femminile in pietra calcarea, riproduce una statua di culto femminile che fu rinvenuta in località Laganello, presso la foce del Ciane, dove c’era un santuario connesso al culto di Demetra e Core. Il volto dall’ovale allungato, si presenta con gli occhi amigdaloidi incorniciati da sopracciglia e palpebre arcuate, enormi orecchie a doppia voluta, grandi labbra carnose, oggi molto rovinate, distinte da un taglio diritto; la chioma è organizzata in lunghe trecce a grosse perle che scendono sulle spalle, mentre una serie di riccioli si dispone ad arco sulla fronte; in testa porta un alto copricapo cilindrico (polos).
I caratteri di questa testa sono quelli dello stile tardo dedalico, sia per la struttura cubica che la sostiene sia per l’acconciatura (si chiama “arte dedalica” l’arte greca del VII secolo a.C., di un momento cioè, di grande elaborazione stilistica che collega il mondo cretese-miceneo con quello greco-arcaico). Il contorno del volto ovale, allungato e massiccio, ricorda un gruppo di teste fittili cretesi provenienti da Gortina in cui si ripetono le grosse labbra tumide e l’impostazione del naso e dell’arco delle sopracciglia. La costruzione “a maschera” richiama anche i modi dello stile corinzio. Le grandi orecchie e gli occhi con le palpebre superiori fortemente arcuate rievocano i grandi kouroi degli inizi del VI secolo.
La testa di Laganello può essere considerata la prima grande statua dell’Occidente, opera di un’officina locale che supera lo stile dedalico e risente gli influssi di modelli peloponnesiaci.