Oggetto
Testa di Aclepio
Inventario
693
Provenienza

Dall’anfiteatro di Siracusa

Descrizione

La testa in marmo, di dimensioni colossali apparteneva ad una statua di divinità, in un primo tempo si credeva di Zeus, poi, dopo gli approfonditi studi di B. Andreae, identificata con Asclepio.

I dettagli della capigliatura esuberante, a ciocche ondulate, che circonda il volto e confluisce nella  folta barba a ciocche corpose, bipartite sul mento, con folti baffi sopra le labbra carnose, i grandi occhi, con orbite infossate e  palpebre marcate, con lo sguardo appena rivolto verso l’alto, con un atteggiamento quasi ispirato,  accentuano il gioco dei chiaroscuri e rendono fortemente espressivo il viso. Lo stile richiama le opere del barocco di Pergamo per cui è stata riconosciuta come una replica della colossale statua votiva in bronzo di Asclepio, realizzata, secondo le fonti letterarie, da Phyromachos, per un tempio eretto nel santuario di Atena Nikephoros, a Pergamo, tra il 180 e il 172 a.C.. La rappresentazione della testa di Phyromachos si riconosce in alcune monete pergamene.

Decorazione
Materiale/tecnica
Marmo
Stato di conservazione
Rotta in modo irregolare alla base del collo
Misure
Alta cm 53
Fabbrica
Attribuzione
Copia di età augustea da originale del II secolo a.C. attribuibile allo scultore Phyromachos
Cronologia
Fine I a.C.- inizi I d.C.
Attuale collocazione
Bibliografia
Mostre