Apparteneva probabilmente ad una figura acroteriale (decorazione della zona sommitale del tempio); in origine era un doppio volto. Sul capo vuoto all’interno, porta una bassa corona, ha la fronte incorniciata da cinque riccioli chioccioliformi e i capelli scendono lateralmente, dietro l’orecchio destro scoperto, in ciocche parallele create dalla sovrapposizione di una serie di larghi noduli espansi alla base del collo; il volto è scarno dall’ovale allungato, espressivo nonostante l’essenzialità dei tratti, con gli occhi a mandorla e le palpebre evidenziate da una sottile linea a rilievo; il naso dritto, continua alla radice nella curva delle sopracciglia; ha la bocca piccola con le labbra socchiuse.
Contrapposto, abbiamo solo parte della fronte dell’altro volto, in due frammenti che inglobano quattro riccioli, mentre l’orecchio sinistro è addossato all’acconciatura condivisa dalle due parti.
Della figura originale si rinvennero parecchi altri frammenti in vivace policromia, relativi alle zampe e alle ali, privi di attacchi tra loro.