Tre statuette femminili in legno (xoana) realizzate secondo i modelli della scultura cosiddetta dedalica, in rigida posizione frontale e inespressive, nonostante due siano cronologicamente appena più recenti.
Sono poste su una base rettangolare. Indossano un lungo peplo aderente al corpo; hanno le braccia attaccate ai fianchi e piegate al gomito, con i fori per l’inserimento degli avambracci lavorati a parte ed applicati.
La prima, inv. n. 47134, si distingue per l’acconciatura raccolta in lunghe trecce ricadenti sul petto, che la indica essere più antica rispetto alle due seguenti; ha il volto ovale e le pupille sovrapplicate. Le statuette invv. nn. 47135 e 47136, sono differenti per il polos (copricapo) più basso e per l’acconciatura che copre la fronte con una massa di larghe pieghe ondulate che ricadono lateralmente a piani sulle spalle; hanno volto ad U massiccio, gli occhi resi a grossa mandorla e sembrano con le palpebre abbassate, le labbra sono serrate.
La temperatura della sorgente di zolfo ha permesso la conservazione di queste statuette che tutt’oggi sono sigillate all’interno della teca originale in vetro e legno, dove erano state messe dopo il restauro al momento della scoperta.