Oggetto
Statua di Serapis
Inventario
21686
Provenienza
Siracusa, Ortigia (Piazza Pancali, 1901)
Descrizione


Statua di Serapis-Hades con Cerbero.
L’iconografia fonde motivi legati al repertorio di Hades-Plutone con attributi propri del dio egizio Serapis, secondo un sincretismo religioso diffuso in età ellenistica. Il culto di Serapis a Siracusa è attestato da un passo di Cicerone (Actio II in Verrem, lib. II, 66,160), dove si parla di un Serapaeum come di locus…celeberrimus ac religiosissimus. Non è possibile però stabilire se la nostra statua sia copia di quella del culto.

Il dio è raffigurato stante, vestito del solo himation; sulla base di confronti con altre statue è possibile affermare che egli reggeva con il braccio destro il lungo scettro (rimangono tracce degli appoggi), e con la mano sinistra stringeva al petto un oggetto, forse la cornucopia (tracce del puntello). Al centro della testa, è il foro circolare per poggiare il modio, il lungo copricapo cilindrico proprio della divinità. Ai suoi piedi, Cerbero tricipite: conservata la testa centrale (di cane) e quella di sinistra (di lupo); rovinata quella di destra, forse di leone, secondo la descrizione di Macrobio (Sat., I, 20, 13 ss.)

Decorazione
Tracce di policromia
Materiale/tecnica
Marmo greco a grana grossa
Stato di conservazione
Mancante dell’avambraccio destro e della mano sinistra, oltre che dei piedi. E’ rotta obliquamente sotto i grandi pettorali.
Misure
Alt. 1.56 m.
Fabbrica
Attribuzione
Copia da un originale ellenistico (fine III-inizi II sec. a.C.)
Cronologia
Copia romana di II sec. d.C.
Attuale collocazione
Bibliografia
Mostre