Oggetto
Statua di Igiea
Inventario
21687
Provenienza
La statua fu rinvenuta nel 1901 a 20 cm. di profondità sotto il Palazzo Spagna in Ortigia, insieme a quella di Serapis-Hades esposta a fianco. Orsi metteva in relazione le due sculture con il vicino tempio di Apollo
Descrizione
Figura femminile acefala, stante sulla gamba destra, vestita di chitone a fitte pieghe, con corte maniche e fermato sotto i seni da una cintura. Un ampio mantello copre obliquamente il dorso e la spalla sinistra, risalendo davanti raccolto sull’avambraccio sinistro, dal quale pendono i lembi finali. Una serpe si avvolge al braccio destro, la cui mano ne sostiene delicatamente l’estremità.
L’opera, forse rielaborazione di un originale di IV secolo (così Bonacasa), è ritenuta un prodotto di botteghe rodie o, più genericamente, insulari, per via del caratteristico rendimento del panneggio.
Il tipo iconografico della dea, stante e con il serpente fra le braccia (allusione alla sua funzione di guaritrice), richiama il tipo dell’Igea Lansdowne.
Decorazione
Materiale/tecnica
Marmo insulare a grana grossa e cristallina, lavorata a tutto tondo
Stato di conservazione
Misure
Alt. 1.34
Fabbrica
Insulare (rodia?)
Attribuzione
Cronologia
Fine del II sec. a.C.
Attuale collocazione
Bibliografia
Mostre