Oggetto
Statua di divinità femminile seduta
Inventario
23166
Provenienza

Grammichele, Santuario di Madonna del Piano

Descrizione

Figura femminile seduta in trono.

Volto inclinato, caratterizzato da grandi occhi leggermente obliqui, con arcate orbitali marcatamente segnate al di sotto di ampie arcate sopraccigliari; labbra atteggiate al cd. sorriso arcaico; orecchie sporgenti, con padiglione arcuato e orecchini a cerchio piatto ai lobi. L’elaborata acconciatura presenta una fascia di ciocche parallele e ondulate che coprono la fronte, scendendo e fermandosi all’altezza delle orecchie; lunghe ciocche scendono poi ai lati del collo, sulle spalle e sugli avambracci, raccolte in trecce e trattenute sulla testa da una corona a grosse perle piatte e in parte nascoste da un copricapo a calotta fermato da un diadema.

La dea indossa un chitone a fittissime pieghe, coperto in parte da un himation a larghe pieghe oblique disegnate, che lasciano scoperta la parte sinistra del busto e che si raccolgono, con un panneggio a linee ondulate, sull’avambraccio destro, piegato; il braccio che rimane scoperto è ornato da un’armilla a otto spire, la mano è avvicinata al petto e regge un oggetto, di cui resta solo parte. Il braccio sinistro, portato in avanti, è mutilo. Il panneggio segue la sporgenza dei seni, alti e appuntiti. Al collo una semplice collana a cerchio con perla centrale. Sul grembo l’himation si poggia a larghe pieghe, che si allargano scendendo a metà delle gambe, da dove poi fuoriescono quelle più fitte del chitone, che lasciano scoperti i piedi. Questi calzano degli elaborati sandali a sottili strisce, e poggiano su uno sgabello quadrangolare, con il bordo superiore decorato da un torello leggermente ribassato. Lo sgabello è posto tra le gambe anteriori del trono, caratterizzate, come le posteriori, da estremità a zampa leonina. Il trono ha un semplice schienale a tre traverse, che in alto termina a T; la seduta sporge lateralmente e termina con un motivo decorativo a disco con bottone centrale a rilievo; su di essa è posto un cuscino, con piccole nappe agli angoli.

Decorazione
La ricercatezza e la accuratezza dei dettagli decorativi non si accompagnano ad una sensibilità organica, per cui il carattere disegnativo, ispirato all’arte ionica, risulta dominante, facendola ritenere realizzazione locale di una officina dell’area siracusana.
Materiale/tecnica
Argilla. Corpo ceramico beige, grigio il nucleo alla frattura, abbondanti inclusi; strato superficiale depurato; con ritocchi superficiali a stecca e parti modellate separatamente.
Stato di conservazione
Numerose le parti di restauro: ampi tratti del trono, il ginocchio destro, il torso, la parte inferiore del volto, i capelli sulla fronte; scheggiature e fratture in diversi punti del panneggio; mutilo il braccio sinistro; tracce di colore rosso sul panneggio e sulla spalliera del trono; due piccoli fori sono praticati nella traversa superiore della spalliera del trono, uno più grande nella parte inferiore destra, sotto la seduta.
Misure
Alt. m. 0,96; prof. m. 0,516; largh. max. m. 0,375
Fabbrica
Locale
Attribuzione
Cronologia
520 a. C.
Attuale collocazione
Bibliografia
Mostre