Oggetto
Placca fittile con Gorgone
Inventario
Provenienza

Siracusa, scavi di via Minerva

Descrizione

Gorgoneion in terracotta; quattro fori simmetrici servivano ad assicurarla, mediante chiodi, ad uno sfondo. Sopra questa piastra si sviluppa la figurazione a rilievo piatto che nel punto di massimo aggetto raggiunge lo spessore di oltre 6 cm, mentre le parti che trasbordano dal piano dello sfondo, come le ali e la testa del demone, sono a contorno ritagliato.

La placca rappresenta la Gorgone-Medusa, nello schema arcaico della corsa verso destra, con il ginocchio a terra: testa, torace, braccia, ali sono di tutto prospetto, le gambe di profilo. La fronte del mostro è incorniciata da sei riccioli a spirale, mentre la chioma scende ai lati del viso sul petto, con quattro trecce per lato, dipinte in nero. Il naso ottuso è schiacciato, gli occhi a bulbo sono quasi fuori dalle orbite, la bocca è atteggiata in un ampio ghigno con le zanne laterali e la lingua pendente, le orecchie sono rese di prospetto. Le ali arricciate hanno le penne dipinte in rosso ed in nero. Il torace è coperto di un corto chitone dipinto in rosso, che lascia scoperte le braccia e buona parte delle gambe, decorato sul petto a losanghe con fogliette al margine, che si ripetono, associate con meandri e triangoli, anche sul bordo del perizoma che ricopre il pube e le cosce. L’orlo delle maniche porta invece il motivo della treccia. Ai piedi il demone calza gli endromides a linguetta, muniti nella parte anteriore di aletta arricciata; esso sorregge con la destra, accostandolo al fianco, il figlio Pegaso, reso con una scarna figura di cavalluccio.

Capolavoro dell’arte plastica siceliota, la placca fu rinvenuta da Paolo Orsi in via Minerva, lungo il muro maggiore di fondazione dell’edicola arcaica, in due diversi momenti, nel settembre 1913 e nel febbraio 1914. Escluso che potesse trattarsi di una metopa, anche perché non venne recuperato nessun altro frammento di oggetti simili, si preferì considerare la lastra un pezzo isolato, forse un ex voto. Si tratta probabilmente di un pinax, data la piccolezza e la decorazione cromatica, senza una funzione architettonica specifica, destinato ad essere esposto ed ammirato da vicino, a poca altezza dal suolo, altrimenti tanta dovizia di particolari sarebbe andata perduta.

Il tipo del Gorgoneion nasce nel VII secolo, con carattere apotropaico, dapprima come semplice maschera e solo più tardi con la raffigurazione della figura intera. Il prototipo del nostro soggetto è da ricercare nell’arte corinzia arcaica, mantenendo ferma la sua origine asiatica e la diffusione in occidente ad opera dei Calcidesi. A tutto ciò si aggiunga che in Sicilia, nel VI secolo, la Gorgo-Medusa ha avuto uno speciale sviluppo con caratteri suoi peculiari.

Decorazione
Dipinta in rosso e bruno
Materiale/tecnica
Terracotta a stampo
Stato di conservazione
Ricomposta da due grandi frammenti e piccole schegge con integrazioni in gesso nelle parti mancanti
Misure
Alt. 56cm, largh. 50cm.
Fabbrica
Arte plastica siceliota
Attribuzione
Cronologia
Fine VII, inizi VI secolo a.C.
Attuale collocazione
Bibliografia
Mostre