Un cavaliere in armi davanti al suo cavallo, al centro della cornice che inquadra la scena, regge una cornucopia sormontata da due elementi verticali, che potrebbero alludere a simboli legati a Iside. Dall’angolo sinistro avanza un giovane scudiero porgendogli l’elmo, ai suoi piedi è arrotolato un grosso serpente, che conferma l’uso funerario del rilievo; e a destra un guerriero armato.
Questo quadretto e altri simili realizzati prevalentemente nella pietra locale, da Akrai, Noto Vecchio, Lentini, Camarina, decoravano le numerose nicchie scavate nelle pareti delle latomie, testimoni di un culto in onore dei defunti eroizzati tra IV e I secolo a.C.. La produzione, legata a maestranze locali, trova riscontri iconografici nella Grecia settentrionale tra la fine del IV e la prima metà del III secolo a.C.