Oggetto
Oinochoe
Inventario
33847/33851
Provenienza
Da Siracusa, stipe dell’Athenaion
Descrizione

Grandiosa oinochoe dal corpo globulare, collo cilindrico svasante al labbro con orlo esterno verticale, larga ansa verticale sormontante, completamente di restauro, con appoggi sull’orlo e sulla spalla del vaso, due rotelle plastiche ai lati dell’attacco superiore, largo piede ad anello.

Sul labbro due piccoli leoni plastici alati contrapposti, dal corpo risparmiato con ali spezzate decorate a tratteggio diagonale nero, coda lunga ricadente sulla zampa posteriore, testa dalle fauci spalancate, con coppia di denti aguzzi superiori ed inferiori e lingua che fuoriesce, indicati i baffi a vernice rossiccia degradata, come le sopracciglia, e dipinte le orecchie.

Superiormente il labbro è dipinto a fiori di loto bruni, che si alternano a gruppi di cinque gocce originariamente brune; sul labbro è applicata una palmetta plastica, diametralmente opposta all’ansa, dai petali risparmiati e dipinti in bruno, su volute contrapposte con punto nell’occhio e all’origine un fiore di loto capovolto. Ai lati dell’attacco superiore dell’ansa ed ortogonalmente al labbro sono due dischi decorati da una serie di punti sull’orlo, da una ruota di fogliette lanceolate avente al centro un piccolo cono rilevato, dipinto in bruno.

Sull’esterno del labbro fila di rettangoli bruni alternati a motivo crociforme risparmiato su fondo bruno.

Nella metà inferiore del collo e frontalmente teoria di volatili (cigni), come riempitivi rosette a punti; nella metà inferiore sequenza di quadrati bruni con nucleo rossiccio e con motivi crociformi, fascia a meandro incrociato bruno rosiccio alternato a rettangoli con scacchi collegati da segmenti; alla base del collo risalto decorato da meandro e verniciato di bruno nello spessore. Il resto del collo, in corrispondenza dell’ansa, è dipinto di bruno.

Sulla spalla raggiera di linguette brune e zona con una catena di fiori di loto bruni e boccioli con nucleo rossiccio.

Seguono sei zone di scene zoomorfe. Nella prima: teoria di cervo brucante, cinghiale contrapposto ad un felino che lo azzanna al muso, bovide e parte di altro quadrupede, riempitivi rosette a macchia.

Segue teoria di cervidi e stambecchi, volatili e riempitivi a a macchia.

Nella terza zona grifo alato, forse in origine contrapposto ad altro ed ancora volatili e quadrupedi, tracui due bovidi, un leone contrapposto in attacco, riempitivi a macchia a punti , a ghirlanda.

Nella quarta fascia capri, stambecchi pascenti, volatile, come riempitivi rosette a punti, svastiche, in alto serie di file di punti.

Segue una fascia di capri pascenti, tra cui uno a mezzo busto con testa sollevata, occhio puntato con appentice, riempitivi rosette come nella fascia precedente e croci.

Nell’ ultima fascia teoria di capri incedenti a testa sollevata, occhio puntato con appendice, riempitivi come nelle fasce precedenti e a spirale.

Le zone sono distinte da fasce brune con sovraddipinture in rossiccio e filetti in bianco.

Sul fondo raggiera di linguette. Piede ad anello verniciato di bruno, fondo esterno originariamente incassato.

Decorazione
Decorazione evanida in più punti
Materiale/tecnica
Argilla camoscio, ingubbiatura giallo chiaro, vernice bruna, sovraddipinture in rosso paonazzo; dettagli resi ad incisione nelle fasce superiori
Stato di conservazione
Ricomposto da numerosi frammenti con larghe zone di restauro in gesso: l’ansa, metà circa della palmetta sull’orlo, una rotella a fianco dell’ansa, parte del corpo delle due pantere, la metà circa del labbro; scheggiature sull’esterno dell’orlo ed al largo piede.
Misure
Alt. cm. 65,7, diam. max. cm. 51,8, diam. piede cm. 26
Fabbrica
Nord-ionica
Attribuzione
Cronologia
600 a.C.
Attuale collocazione
Bibliografia
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