Oggetto
Elephas (Palaeoloxodon) Falconeri Busk
Inventario
Provenienza
Grotta Spinagallo, Siracusa
Descrizione

I due esemplari di Elephas Falconeri, un maschio e una femmina, distinguibili nel loro dimorfismo sessuale per l’assenza di zanne nella femmina, sono ricostruzioni, effettuate alla fine degli anni ’80 dal Laboratorio di Scienze della Terra dell’Università La Sapienza di Roma e ottenute da calchi di esemplari originali, ritrovati nel 1958 insieme a centinaia di altri individui all’interno della Grotta Spinagallo, nel siracusano, studiati da Accordi B. et Al. nel 1959 e attualmente custoditi presso l’Istituto di Geologia e Paleontologia dell’Università di Roma. 

Nella vetrina n°6 sono tuttavia esposti, insieme a resti di altri mammiferi, un cranio originale, una mandibola e frammenti di ossa.

I primi E. falconeri, discendenti da Elephas meridionalis originario dell’Asia, raggiunsero molto probabilmente la Sicilia nella seconda metà del Pleistocene dal continente europeo, in occasione delle glaciazioni, quando il livello del mare si abbassò notevolmente.

La loro datazione, effettuata con diversi sistemi, fra cui recentemente quello della racemizzazione degli amminoacidi su denti e ossa, fa risalire la specie a circa 550 mila anni fa.

Le dimensioni degli esemplari esposti, nella media della specie, la più piccola mai vissuta sulla Terra, si attestano intorno a 90 cm. di altezza massima e 205 cm di lunghezza per il maschio e 77 cm. di altezza e 163 cm. di lunghezza per la femmina.

La presenza, proprio al centro del cranio, del foro per le vie respiratorie dell’animale, ha alimentato una delle più antiche leggende europee, probabilmente tramandata dalla preistoria e ricordata nell’Odissea, che è quella dei ciclopi, i giganti abitatori delle caverne, caratterizzati da un solo occhio posto in mezzo alla fronte. 

Decorazione
Materiale/tecnica
Scheletro fossile
Stato di conservazione
Ricostruzione da calco originale
Misure
Maschio: intorno a 90 cm. di altezza massima e 205 cm. di lunghezza; femmina: 77 cm. di altezza e 163 cm. di lunghezza
Fabbrica
Attribuzione
Cronologia
Seconda metà del Pleistocene, circa 550 mila anni fa
Attuale collocazione
Bibliografia
  • Prima Sicilia, alle origini della società siciliana. (1997) Ediprint, p.3.
  • Basile B., Chilardi S. (1996). Le ossa dei Giganti- Lo scavo paleontologico di Contrada Fusco – Lombardi Ed.
  • Lazzarini S., La Rosa A. (1965). Dieci anni di esplorazioni paleontologiche ed archeologiche nel Siracusano. Archivio Storico Siracusano – Bollettino della Società Siracusana di Storia Patria – Anno XI – pp.137-139.
  • Del Favero L, Fornasiero M.G. (2005). Nani e giganti siciliani nelle collezioni del Museo di Geologia e Paleontologia dell’Università di Padova. Quaderni del Museo Geologico Gemmellaro – Vol.8, pp.71-74.
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