Gela, capo Soprano, Predio Jozza
Lato A: Al centro Dioniso barbato, incedente a destra tra due Satiri. Il dio è reso con busto frontale e capo retrospiciente, ha lunghi capelli raccolti in trecce, trattenuti da una tenia ed indossa chitone e himation orlato di nero; nella mano destra porta un kantharos ed un ramo di vite nella mano sinistra. Guarda il Sileno nudo caudato e reso di profilo, che lo precede toccandogli con la mano destra la spalla mentre porta nella mano sinistra un otre. Davanti a Dioniso, l’altro Sileno nudo, pocede suonando un aulos a doppia canna, da cui pende la nebride. A sinistra, la scena è conclusa da una Menade, vestita con chitone e nebride, che si allontana volgendo lo sguardo al dio mentre suona le nacchere.
Lato B: Tre giovani avvolti nei mantelli.
Decorazione secondaria: sotto il piatto dell’orlo, leoni fronteggiano cinghiali; sul lato A del collo, doppio ordine di tralci d’edera; la scena principale è inquadrata in alto da linguette ai lati da doppia fila di foglie d’edera tra linee di vernice; alla base da linea risparmiata.
Tesa dell’orlo, collo e parte inferiore della parete laterale del piede risparmiati