Oggetto
Cratere a campana a figure rosse
Inventario
45911
Provenienza
Contrada Randello (Rg); anno di acquisizione 1931.
Descrizione

Lato A: la triade di Delo con Ermes e Ganimede.

Lato B: tre giovani ammantati.

A) Nella scena centrale a sinistra il dio Apollo, con il capo leggermente chino, cinto da una corona di lauro, indossa un chitone a fittissime pieghe, dal quale fuoriescono, nudi, i piedi, ed un himation bordato inferiormente da una stretta fascia nera. Con il braccio sinistro regge una imponente kythara eptacorde, sulla quale è poggiata di traverso una benda i cui lembi scendono in basso; la resa della mano, aperta, con le dita contratte, ne vuole rendere il pizzicare sulle corde; il braccio destro è piegato in avanti e regge una phiale. Un cerbiatto, la cui parte posteriore del corpo è coperta dal dio, lo affianca alla sua sinistra, in basso, tenendo la testa abbassata. A destra è la dea Artemide, resa di tre quarti: indossa un lungo chitone dorico che, fermato sulle spalle, lascia nude le braccia e ricade in lembi panneggiati ornati da file di piccole croci; trattenuto in vita, scende in morbide pieghe; i capelli sono raccolti in un sakkos, da cui fuoriescono piccole ciocche a coprire in parte le orecchie; sovraddipinti in bianco una collana con fiocco centrale e tre nastri che si dipartono da un anello alla sommità del capo. Mentre il braccio sinistro, con la cui mano regge l’arco, è disteso in basso, il destro è proteso verso Apollo e regge una corona di piccole foglie, sovraddipinta in bianco; appesa dietro la schiena è la faretra. Al centro, tra le due divinità è il giovinetto Ganimede, rivolto verso il dio: la capigliatura riccioluta è trattenuta in fronte da una stretta tenia alla quale si sovrappone una coroncina bianca uguale a quella retta da Artemide; coperto da un himation morbidamente panneggiato sulla spalla sinistra, regge con una mano un cerchio e una verga, con l’altra una oinochoe, dalla quale fuoriesce dell’acqua che il cerbiatto, chinando il capo, sembra bere. In alto, sotto la fascia di ovuli, la scritta in bianco kalos. Ai lati chiudono la scena altre due figure: Latona a sinistra, Ermes a destra. La dea sembra incedente verso sinistra, ma rivolta con la parte superiore del corpo verso la scena centrale: l’himation che indossa sul chitone le copre il capo, cinto da una alta corona, e scende in ricche pieghe che si raccolgono in grembo e si ripiegano sul braccio sinistro, la cui mano regge uno scettro. Ermes ha in capo il petaso, porta con la sinistra il caduceo, mentre la destra fuoriesce dal mantello che lo avvolge ed è portata al mento, in atteggiamento pensoso; ai piedi calzari a fitte stringhe

B) Tre giovani con in capo una corona a foglioline bianche sovraddipinte; coperti da un mantello, hanno il braccio destro scoperto: quello al centro porta una lira; i due ai lati sono rivolti verso di lui; il giovane a sinistra si appoggia ad un lungo bastone, mentre quello di destra con la mano protesa tiene un oggetto che potrebbe leggersi come un keras, un corno da suonare.

Decorazione

Decorazione secondaria: sotto il labbro ramo di ulivo e stretta fascia di ovuli; tra le anse fascia a risparmio, l’attacco delle anse rimarcato da fascia di ovuli; alla base delle scene fascia con meandro interrotto da croci oblique con punti negli spazi.

Materiale/tecnica
Ceramica dipinta a figure rosse. Argilla arancio rosata; vernice nera brillante; sovraddipinture in bianco.
Stato di conservazione
Misure
Alt. m. 0,41; diam. bocca m. 0,415; diam. piede m. 0,193.
Fabbrica
Ceramica attica a figure rosse
Attribuzione
Gruppo di Polignoto: indeterminato (Baezley)
Cronologia
440-430 a.C.
Attuale collocazione
Bibliografia
  • Beazley, ARV2 p. 1053, 32; Beazley Addenda2 p. 322; Beazley Archive, Pottery Database 213661
  • Corpus Vasorum Antiquorum, Siracusa 1 (Italia 17), III, I, p. 9, tavv. 15.1-2, 16.1-2
  • B. Eckstein-Wolf, Zur Darstellung Spendender Götter, in Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts 5, 1952, p. 5, tav. 2, 2
  • E. Simon, Opfernde Götter, Berlin 1953, p. 36 e 44, cat. 63
  • P. Zanker, Wandel der Hermesgestalt in der attischen Vasenmalerei, Bonn 1965, p. 74
  • W. Lambrinudakis et alii, in LIMC II (1984) s.v. Apollon, p. 276, n. 747 (sezione a cura di O. Palagia)
  • H. Sichtermann, in LIMC IV (1988) s.v. Ganymedes, p. 158, n. 68
  • G. Siebert, in LIMC V (1990) s.v. Hermes, p. 344, n. 702
  • B. Matheson, Polygnotos and Vase Painting in Classical Athens, Madison 1995, pp. 198-199, p. 453, cat. PGU 38
  • F. Giudice, V.G. Rizzone, Le importazioni attiche a Camarina: considerazioni preliminari, in Damarato. Studi di Antichità classica offerti a Paola Pelagatti, Milano 2000, p. 304, nota 47
Mostre