Camarina, collezione Pacetto.
A) Commiato del guerriero; B) Due figure virili e un efebo.
A) Quattro figure: al centro, guerriero stante in posizione frontale barbato, con lunghi capelli in morbide ciocche che coprono il collo e capo volto a destra, indossa una corazza dalla quale fuoriesce l’orlo del corto chitone; ha la clamide avvolta intorno al braccio sinistro, flesso al gomito e con la mano volta in alto regge la lancia; il braccio destro è proteso a porgere una corta spada sguainata verso un giovane che lo fronteggia allungando la mano destra, reso di profilo e vestito di un lungo chitone panneggiato; alle sue spalle è una figura femminile che li osserva; questa, resa di profilo a sinistra, indossa un lungo chitone panneggiato con apoptygma senza maniche, aperto sul fianco destro del quale, con la mano sinistra, solleva un lembo all’altezza della spalla; dietro la figura centrale, è un altro guerriero, armato di scudo e lancia, con pileos sul capo.
La scena potrebbe essere stata adattata al mito di Anfiarao che si congeda dal figlio Alcmeone affidandogli la spada con cui dovrà uccidere la madre Erifile.
B) Due figure maschili barbate e coronate, si appoggiano con la mano sinistra ad un bastone e sono rivolte verso una terza, al centro; quella all’estrema destra volge il capo verso la figura centrale che regge con la sinistra uno skyphos, ha nella destra un bastone e guarda il giovane efebo, reso di profilo, che lo fronteggia porgendogli a sua volta con la mano destra uno skyphos; le tre figure sono avvolte in un hymation panneggiato che lascia scoperta una spalla.
Decorazione secondaria: sotto il labbro serto d’olivo; sulla costolatura e intorno agli attacchi delle anse, ovuli; alla base delle scene figurate fascia a gruppi di meandri alternati a crocette; sulla superficie interna, due linee a vernice rossa.
Ricomposto da grossi frammenti, con minime integrazioni campite; vernice diluita in diverse zone; varie scheggiature e abrasioni.
- Paolo Orsi, Camarina. Campagna archeologica del 1896, cc. 238-239, fig. 29
- G.E.Rizzo, Vasi greci della Sicilia, in Monumenti Antichi pubblicati per cura dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 1904, cc. 63-74, fig. 19, tav. 4
- P.E. Arias, in Corpus Vasorum Antiquorum, Siracusa, 1, III, I, p. 10, tav. 17, 2
- J.D. Beazley, Attic Red-Figure Vase-Painters, 2° ed., Oxford 1963, p. 1075
- J.D. Beazley, Paralipomena, Oxford 1971, p. 449;
- LIMC I, s.v. Amphiaraos, p. 697, n. 26, tav. 559;
- T.H. Carpenter, T. Mannack, M. Mendonca, Beazley Addenda, 2° ed., Oxford 1989, p. 326
- F. Giudice, V. Rizzone, Le importazioni attiche a Camarina: considerazioni preliminari, in Damarato. Studi di antichità classica offerti a Paola Pelagatti, Milano 2000, p. 304, nota 47
- Salibra, Collezioni “camarinesi” tra ottocento e novecento una ricognizione, in Camarina 2600 anni dopo la fondazione. Nuovi studi sulla città e sul territorio, Atti del Convegno Internazionale, Ragusa, 7 dicembre 2002 / 7-9 aprile 2003, Roma 2006, p. 336.