I vasi esposti sono stati ritrovati all’interno di una struttura abitativa, denominata capanna 2, scavata nel villaggio di Castelluccio (Noto) negli anni ’90 del secolo scorso.
La struttura, a pianta approssimativamente quadrangolare, era provvista all’interno, di una banchina per l’appoggio di utensili e degli stessi vasi. Una serie di buche in roccia per l’alloggiamento dei pali lignei volti a sostenere l’elevato venne rintracciata lungo tutto il perimetro della capanna, ad eccezione di una parte della parete NO, dove uno dei pali era sostenuto da pietrame e dove è probabile fosse l’ingresso.
Asportati i livelli di crollo, all’interno, sono state rinvenute varie concentrazioni di vasi frantumati sull’originario piano di calpestio; in particolare un set di vasellame per bere composto da sei coppe su piede, un‘anfora e da vari bicchieri a clessidra, decorati con complessi motivi geometrici, tipicamente castellucciani. Di particolare interesse quelli dipinti sulle pareti esterne di alcune coppe su piede, che sembrano voler riprodurre la stilizzazione degli occhi e delle ciglia.
Nella parte meridionale, probabilmente area destinata all’immagazzinamento, erano originariamente posizionati i due pithoi cordonati pluriansati di grande dimensioni, con un foro circolare a breve distanza dal fondo. La decorazione dei vasi risulta particolarmente accurata in contrasto alla povertà del repertorio decorativo presente nelle ceramiche recuperate nella necropoli.