Siracusa, necropoli del Fusco (1886)
Figura di cavallino di bronzo stilizzato, stante sopra una basetta rettangolare a traforo, di tradizione corinzia tardo geometrica. Il corpo dell’animale è decorato ad incisione con il motivo ripetuto di doppi cerchielli concentrici e forellino centrale.
Riconducibile al momento della fondazione della colonia corinzia tra l’VIII ed i primi decenni del VII sec. a.C., quando in Grecia matura il passaggio dallo stile geometrico a quello dedalico, il nostro esemplare fu rinvenuto in una tomba della necropoli del Fusco e si colloca tra i documenti più antichi di Sicilia. L’origine del tipo è da ricercare nei cavallucci geometrici della Grecia, che a partire dal IX secolo decorano i coperchi di pisside, dove l’interesse per la massa plastica è ancora minimo, ma che, progressivamente riducono la rigidità del tronco verso una sempre maggiore armonia del corpo. Un certo manierismo nelle forme cui si aggiunge la corposità della massa plastica, inquadrano il cavallino del Fusco nella seconda metà dell’VIII secolo a.C. È assai probabile che esso sia stato importato dalla Grecia.