Fiasche a corpo biconvesso ed imboccatura cilindrica. Fornite di cinque anse forate, disposte a coppia nella parte superiore e inferiore, destinate ad alloggiare una corda di sospensione, hanno il corpo decorato ad incisione e ad impressione di tipo geometrico che vogliono riprodurre i motivi di originari contenitori in vimini o in corda destinati al loro sostegno. Le fiasche fanno parte di una tipologia vascolare nuova ed erano destinate a contenere liquidi destinati ad essere trasportati in posizione sospesa. Facevano, infatti, parte degli oggetti che i viaggiatori, o coloro che si spostavano dalle loro abitazioni, portavano con sé per esigenze varie. Ritrovate in varie località delle coste del Mediterraneo, sembra che il tipo sia originario dell’area levantina e cipriota nella tarda età del Bronzo – prima età del ferro, dove sono documentati i tipi più antichi. In Sicilia si conoscono pochi esemplari, la maggior parte dei quali ritrovati nelle tombe scavate lungo la cava del fiume Marcellino (Sr) e datati in base all’associazione con materiale importato (ad esempio anelli in argento e scarabei egiziani in steatite), alla metà dell’VIII sec. a.C. Si tratta di un periodo, immediatamente precedente la colonizzazione greca, durante il quale il Mediterraneo era solcato da mercanti che trasportavano merci di pregio dalla Siria settentrionale all’Eubea (Grecia) fino al Mediterraneo centrale e all’Italia tirrenica.