Siracusa, dalla necropoli del Fusco
Testa femminile, forse di Menade o ninfa, dal volto ovale, con zigomi sporgenti, sopracciglia arcuate delineate a rilievo, occhi a fiamma, stretti e allungati, tra palpebre dal margine spesso, naso largo e prominente, orecchie dal padiglione accuratamente modellato, bocca carnosa leggermente incurvata in alto, mento pronunciato; la chioma scende ai lati del viso divisa in ciocche ondulate, mentre sulla fronte una fitta corona di capelli plissettati sporge dalla alta stephane.
L’antefissa, acquistata nel 1896, sarebbe stata rinvenuta in occasione della prima scoperta della necropoli del Fusco, nel 1843, nello stesso luogo dove trent’anni dopo sarebbe stata ritrovata l’altra (inv. 1414), in occasione dello spianamento di una cresta rocciosa che delimitava a sud la necropoli, sopra il bacino Pantanelli. Probabilmente facevano parte del tetto di un sacello, i cui resti furono distrutti dallo spianamento.