12 – Ginnasio Romano

Il ginnasio romano di Siracusa
È un edificio di età romana, che sorgeva in prossimità del foro, lungo il primo tratto della via Elorina. Venne scoperto nel 1864 nelle terre del c.d. Orto Bufardeci, in un’area paludosa ancora oggi invasa dalle acque, per effetto della risalita del livello marino.
Interpretato in passato come il Timoleonteon ricordato da Plutarco, dove si celebravano i giochi pubblici in onore dell’eroe corinzio, questa associazione ha determinato la denominazione del monumento come ginnasio, che è rimasta in uso fino ai nostri giorni.
Si tratta di un complesso monumentale che comprende un portico, un tempio ed un teatro, che fu realizzato al di fuori della cinta urbana.

Il portico colonnato in stile dorico era sopraelevato e si disponeva su tre lati, a recingere un piccolo tempio quadrato di ordine corinzio, su podio di tipo italico, orientato E/W, al quale si accedeva da due scalette laterali.


Nella parte posteriore del tempio si disponeva una cavea teatrale, di cui restano visibili 5 gradini della cavea inferiore, originariamente rivestiti in marmo. La gradinata doveva essere più estesa ed arrivare almeno fino al piano del portico N. Il piano dell’orchestra in origine era pavimentato con marmi policromi. L’edificio scenico era addossato alla parete nord-ovest del tempio.
All’esterno del portico N., a ca. 8 metri di distanza, corre per circa 11 metri di lunghezza un grande muro di blocchi squadrati in opera quadrata, del tipo impiegato a Siracusa per le strutture difensive di epoca greca.
Sulla interpretazione del monumento si sono sviluppate varie teorie. È stato ritenuto un santuario dei culti orientali in onore di Serapide, ma c’è chi ha pensato alla dea orientale Syria-Atargatis, il cui culto si associava a “spectacula” e rappresentazioni drammatiche (da cui il teatro). Un’altra ipotesi ha proposto che si potesse trattare di un bouleuterion destinato alle assemblee cittadine.
L’ultima interpretazione lo definisce un complesso funerario di media età imperiale, sul modello dei mausolei ellenistici dell’Asia Minore, con una tomba-tempio su podio che esponeva le statue dei membri della gens ed un teatro, che sarebbe stato annesso al complesso per ultimo, destinato allo svolgimento di feste e cerimonie commemorative, destinato ad aprire alla cittadinanza quello che era nato come spazio privato.
I tre elementi del complesso (tempio, portico e teatro) sono ascrivibili a momenti diversi. Il primo ad essere costruito fu il tempio/mausoleo, a cui si aggiunse poi il portico ed infine, qualche tempo dopo, il teatro, a partire dall’età adrianea (II secolo d.C.) e in un arco di tempo massimo di circa 50 anni.