Il rhython - così si chiama questo particolare vaso destinato alle cerimonie, configurato a forma di animale o di corno - è stato attribuito al pittore siceliota “Gruppo del Louvre K 240”: esso rientra nel novero dei “vasi fliacici” che prediligevano rappresentare attori e scene della Commedia di mezzo, il cui maggiore rappresentante fu il pestano Asteas. In questo, configurato a testa di animale, di cui sopravvivono i due cornetti sulla fronte, la scena dipinta sul collo presenta il vecchio padrone panciuto e panneggiato con chioma e barba bianca, appoggiato ad un bastone, mentre si specchia davanti al servo, il fliace, vestito di una corta tunica, da cui fuoriesce il membro ricurvo e paonazzo. Dall’Epipoli, c.da Buffalaro, metà IV secolo a.C