Il sito archeologico di contrada Borgellusa ad Avola, è noto sin dal 1954 quando, in occasione dei lavori per l’apertura della strada comunale diramazione della SS. 115, Gino Vinicio Gentili rinviene alcune strutture murarie relative ad un complesso monumentale e tre statue in calcare, attribuibili a Demetra, Kore ed Eracle, databili tra la fine del III ed il II secolo a.C. e probabilmente da mettere in rapporto con un piccolo santuario, per l’iscrizione greca incisa nell’alta base della statua di Demetra, acefala ma riconoscibile per gli attributi, fiaccola e porcellino, che riporta una dedica di offerenti italici.