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1 – Akrai Area archeologica

Akrai, il cui sito fu identificato dal monaco Tommaso Fazello nel 1500, a sud ovest dell’attuale cittadina di Palazzolo Acreide, è la più antica delle subcolonie di Siracusa, fondata secondo Tucidide nel 664 a.C., su un pianoro a 770 m s.l.m.

2 – Akrai I Santoni

Lungo il lato meridionale del colle Orbo, 12 nicchie scavate nella roccia, di diversa dimensione e con differenti rappresentazioni, undici sullo stesso livello, una su un livello più basso, costituiscono un complesso unitario, un santuario relativo al culto della dea Cibele, la grande Madre Frigia, che risale al III- II secolo a.C., al regno di Ierone II. 

3 – Akrai-Latomie e templi ferali

Ad est del teatro si aprono le cave di pietra, le latomie dell'Intagliata e dell'Intagliatella, le cui pareti si presentano oggi con nicchie ed incavi, un tempo utilizzati per ospitare quadretti in rilievo (pinakes) relativo al culto dei defunti eroizzati. 

4 – Museo di Palazzo Cappellani

Il neoclassico palazzo Cappellani, proprietà della nobile famiglia palazzolese Cappellani della Formica e di Pirainito, sito al civico 36 di via Italia a Palazzolo Acreide, sorge nell’antico quartiere di Sant’Antonio Abate e ospita oggi il Museo Archeologico di Palazzo Cappellani. 

5 – Eloro

La piccola città di Eloro è situata sulla costa, a Sud-Est di Noto, su una bassa collina, tra il mare e la riva sinistra del fiume Tellaro. Paolo Orsi vi condusse due campagne di scavo nel 1899 e 1927, che misero in luce una parte delle mura della fortificazione, ben conservate nei lati NE e NO e, nel settore meridionale della città, un tempietto, un gruppo di case ellenistiche e parte della cavea di un teatro.

6 – Villa del Tellaro

In contrada Caddeddi, nel territorio di Noto, in prossimità del fiume Tellaro, all’interno di un’antica masseria abbandonata, agli inizi degli anni ‘70 del secolo scorso si rinvennero i resti di una villa romana della tarda età imperiale.

7 – Castelluccio

Il sito di Castelluccio è uno tra i più importanti della tarda preistoria della Sicilia. Collocato cronologicamente nell’età del Bronzo antico (fine del III-inizi del II millennio a.C.), la sua scoperta si deve alle indagini dirette alla fine del 1800 da Paolo Orsi, che esplorò una necropoli di tombe a grotticella artificiale scavate in roccia. 

9 – Villa della Borgellusa

Il sito archeologico di contrada Borgellusa ad Avola, è noto sin dal 1954 quando, in occasione dei lavori per l’apertura della strada comunale diramazione della SS. 115, Gino Vinicio Gentili rinviene alcune strutture murarie relative ad un complesso monumentale e tre statue in calcare, attribuibili a Demetra, Kore ed Eracle, databili tra la fine del III ed il II secolo a.C. e probabilmente da mettere in rapporto con un piccolo santuario, per l’iscrizione greca incisa nell’alta base della statua di Demetra, acefala ma riconoscibile per gli attributi, fiaccola e porcellino, che riporta una dedica di offerenti italici.

10 – Pantalica

Pantalica era la capitale di un piccolo regno che tra il XIII e l’VIII secolo a.C. abbracciava la valle dell’Anapo. Sorgeva su uno sperone roccioso a 425 m. slm, isolato da profonde vallate, scavate nel corso dei secoli dai fiumi Anapo e Calcinara (antico Bottiglieria), collegato all’altopiano retrostante mediante uno stretto istmo, la sella di Filiporto. 

11 – Thapsos

La piccola penisola di Magnisi, chiamata anticamente Thapsos, fra il golfo di Siracusa e quello di Augusta, ha ospitato, fra il XV e il IX sec. a.C., un insediamento preistorico la cui prima fase di vita (XV-XIII sec. a.C.) ha dato il nome alla facies culturale più diffusa, nella Media età del bronzo, nella Sicilia orientale e centrale.

12 – Monte Casale

Il sito è stato identificato con la colonia di Siracusa “Kasmenai”, che fu fondata nel 644/643 a.C., 90 anni dopo la madrepatria (Tucidide VI, 5,3). Dalla lettura dei taccuini di Paolo Orsi emerge che Monte Casale doveva essere poco più di una landa deserta, battuta dai venti gelidi d’inverno e bruciata dal sole d’estate.